Francesco Hayez
(Venezia, 10 febbraio 1791 – Milano, 21 dicembre 1882)
Studia in Accademia. Nel 1809 vince il premio Roma.
Si sposta a Roma dove conosce Canova che lo aiuta nel soggiorno romano.
Nel 1823 si trasferisce a Milano e frequenta la borghesia liberale e i circoli patriottici.
E’ un grande pittore di storia. In Italia si verificano problemi politici e storici, il ’20, ’21, e ’48 sono anni di moti. In questo periodo la pittura ed il romanzo sono i mezzi usati per diffondere nell’animo degli italiani la coscienza nazionale. Un po’ come faceva David in Francia.
I suoi soggetti non sono le funzioni mitologiche, le rifiuta, ma tende al vero unito al bello.
Il contenuto deve essere fatto di sentimenti elevati e pensieri edificanti. L’opera è rivolta al popolo intero.
L’Italia è la culla del Neoclassicismo, il Romanticismo ha più difficoltà ad attecchire. Hayez probabilmente è il più grande pittore romantico italiano.
I temi di Hayez sono la volontà patriottica, il recupero spirituale religioso, i ritratti. E’ vicino ad Ingres come resa pittorica. La sua pittura ha aspetto teatrale e melodrammatica.
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